Benvenuti a Carpanzano, un piccolo gioiello immerso tra le dolci colline della Calabria, adagiato sulle sponde del fiume Savuto. Questo affascinante borgo si sviluppa lungo l’antica via Tozzarello-Silana, una strada millenaria che un tempo collegava la costa ionica con l’altopiano della Sila, favorendo il passaggio di mercanti, viaggiatori e pellegrini.
Il centro storico di Carpanzano si colloca in uno scenario unico, nel cuore della valle del Savuto. Il fiume disegna l’orografia della zona con un intreccio di crinali e controcrinali che terminano dolcemente nella valle. Il borgo si adagia su uno di questi rilievi, seguendo il corso del fiume in direzione Est-Ovest.
Questo paesaggio montuoso, dove le coltivazioni sono limitate a piccoli appezzamenti di uliveti, è caratterizzato da una vegetazione rigogliosa, composta prevalentemente da macchia mediterranea, querceti e castagneti. Questo contesto naturale, incontaminato e suggestivo, abbraccia il borgo, rendendolo un luogo di pace e bellezza autentica.
Carpanzano vanta una storia ricca e affascinante. Le sue origini si radicano nel Medioevo, precisamente nel 986 d.C., quando fu fondato dai cosentini in fuga dalle incursioni saracene. Questi eventi tragici portarono alla nascita di un abitato sicuro, arroccato e protetto. Il nome stesso del borgo potrebbe derivare dal termine latino Carpinus, che indica il carpino, un albero tipico della zona, o forse da origini più antiche legate alla conformazione del territorio.
Le sue antiche vie, lastricate e fiancheggiate da case in pietra, raccontano di un passato in cui il paese era un centro vitale per il commercio agricolo, con particolare attenzione alla coltivazione di cereali e frutta, ma anche alla bachicoltura, che permise la produzione di seta di alta qualità.
Tra i luoghi di maggior interesse spiccano la Chiesa Matrice di San Felice, risalente al periodo medievale, e il Santuario della Madonna della Grazia, legato a una suggestiva leggenda. Si narra che un quadro della Madonna, portato da un frate, Padre Bonaventura Ponterio nel 1622, si sia spostato miracolosamente da solo al luogo dove oggi sorge il santuario, segnando il sito come destinato a ospitare questa importante cappella.
Ancora oggi, gli inni tradizionali tramandano la devozione della comunità per questa figura sacra.
Il borgo conserva, inoltre, alcuni palazzi storici come il Palazzo Aragona, che ospita anche il prezioso mantello di Carlo V, simbolo della connessione di Carpanzano con grandi eventi della storia europea.
Tra le eccellenze spiccano le pregiate castagne locali. Le varietà “Rovellese” e “‘Nzerta”, sono ancora oggi al centro della vita economica e culturale. Ogni autunno, la Sagra della Castagna anima le vie del borgo con bancarelle, musica e sapori autentici, offrendo ai visitatori un’esperienza unica tra tradizione e convivialità.
Carpanzano è un luogo che va oltre il semplice turismo: è un viaggio nel tempo, un’immersione nella storia e un incontro con l’autenticità di una comunità che ha saputo custodire la propria identità. Che siate appassionati di storia, amanti della natura o semplicemente alla ricerca di un angolo di pace, Carpanzano vi conquisterà con il suo fascino senza tempo.
Ogni anno, il secondo weekend di Ottobre, Carpanzano ospita la Sagra della Castagna, un evento imperdibile dedicato alla regina dell’autunno: la castagna.
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